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PUBBLICAZIONI PEDAGOGIA DEL LAVORO
La formazione al centro dello sviluppo umano. Crescita, lavoro, innovazione
Giuditta Alessandrini (a cura di)
La formazione al centro dello sviluppo umano. Crescita, lavoro, innovazione
Collana ADAPT
Giuffrè editore, Milano 2013
La formazione è al centro dello sviluppo umano: mai come oggi è chiamata in causa in tutta la sua complessità la tematica del futuro dei giovani e dei lavoratori rispetto a percorsi di discontinuità del mondo del lavoro. Da qui l’attenzione ad un ripensamento da parte della pedagogia delle questioni più ampie legate alla società civile in ottica europea. L’esigenza del dialogo interdisciplinare nell’ambito della pedagogia del lavoro ha creato le premesse per l’organizzazione presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma TRE nel marzo 2012 di una giornata di studio sul tema della crescita e della formazione promossa dalla Siref insieme alla Siped, con la partecipazione di ADAPT.
I temi su cui si sofferma il volume sono molti, tra questi: il problema di quali siano i bisogni formativi che il mondo del lavoro esprime, come sviluppare la propensione al talento dei giovani, quale progettualità pedagogica ipotizzare per il prossimo futuro in un’ottica di innovazione, come intendere l’ideale di una formazione globale della persona verso processi di transizione alla vita attiva, come intendere scenari auspicabili di un nuovo welfare, ed infine come interpretare il quadro europeo 2020 e le sfide formative per costruire una nuova “cultura del lavoro” orientata al futuro.
Tra i coautori dei saggi, oltre a G. Alessandrini, M. Alì, J.M. Barbier, G. Bertagna, R. Cipriani, M. Costa, G. Di Francesco, A. Gargiulo Labriola, C. Gentili, C. Xodo, L. Leuzzi, G. Loy, P. Malavasi, U. Margiotta, M. Petrucci, B. Rossi, M. Tiraboschi, C. Ursino.
Quarta di copertina del volume (135 KB)
RECENSIONE 1
di Claudio PIGNALBERI
Il volume è una miscellanea che pone l’attenzione sul ruolo centrale che deve avere la formazione per lo sviluppo umano e raccoglie numerosi contributi di studiosi di varia estrazione disciplinare e di figure istituzionali impegnate nel settore (Miur, Confindustria, Parti sociali, associazioni, Regione, Isfol, ecc.).
Il volume approfondisce diversi temi tra i quali la corretta individuazione dei bisogni formativi che il mondo del lavoro esprime, la “sfida” dello sviluppo, della propensione al talento, la formazione di un’intelligenza pratica, le opportunità emergenti dall’istituto dell’apprendistato.
Come ha sottolineato la curatrice Giuditta Alessandrini, il cuore della miscellanea ruota attorno ad un esercizio concreto di “envisioning”: come intendere l’ideale di una formazione globale della persona verso processi di transizione alla vita attiva, come intendere scenari auspicabili di un nuovo welfare, come riscoprire il valore generativo del lavoro nei contesti di open innovation, ed ancora le sfide del lavoro e politiche educative, la formazione e governance dell’ambiente per lo sviluppo umano, le competenze e la “fiducia” per il futuro.
La formazione è lo strumento per crescere, per migliorare, per acquisire nuovi saperi e nuove competenze. La formazione si pone come agente del cambiamento e della modernizzazione, con una particolare attenzione verso i fattori chiave della crescita e dello sviluppo ed al collegamento con gli obiettivi di innovazione delle imprese, che sono posti come elementi prioritari per la crescita economica del Paese. In un contesto nel quale la capacità di innovazione e di integrazione non è più solo un valore aggiunto delle aziende più avanzate ma una precondizione per fare impresa e operare nel mercato globale.
La formazione serve anche ad accompagnare e sostenere questi processi, valorizzando appieno il potenziale di crescita delle imprese aderenti e dei loro lavoratori.
Il tema della crescita, pertanto, deve essere letto ed interpretato non solo in un’ottica macroeconomica ma come ambito complesso in cui l’istanza antropologica acquista primato e senso. Scrive Alessandrini “Occorre far rinascere il motore del solidarismo verso la costruzione di un processo di innovazione che sia aperto e partecipato. La ‘traiettoria motrice’ per lo sviluppo è l’esigenza di trovare un punto di sutura tra necessità di ripresa produttiva e la creazione di istanze di sostenibilità”.
File Recensione 1 (151 KB)
RECENSIONE 2
di Alessandra GARGIULO LABRIOLA
Il tema del futuro dei giovani rispetto a percorsi di discontinuità del mondo del lavoro, infatti, mai come oggi – di fronte ad un paese al rallentatore –, è di grande attualità. E’ quanto afferma nel suo contributo il Prof. Bertagna nell’individuare i fattori della crisi economica e i presupposti necessari per il rilancio delle strategie e delle opportunità di sviluppo che devono basarsi sul miglioramento dei processi di istruzione e formazione e sulla conseguente crescita dei giovani: l’eccellenza personale, l’integrazione dei sistemi Scuola/università e mondo del lavoro; la rivalutazione del lavoro manuale e una nuova concezione del posto fisso.
Il volume approfondisce diversi temi tra i quali la corretta individuazione dei bisogni formativi che il mondo del lavoro esprime, la “sfida” dello sviluppo, della propensione al talento, la formazione di un’intelligenza pratica, le opportunità emergenti dall’istituto dell’apprendistato.
Il cuore della miscellanea ruota attorno ad un esercizio concreto di “envisioning”: come intendere l’ideale di una formazione globale della persona verso processi di transizione alla vita attiva, come intendere scenari auspicabili di un nuovo welfare, ed infine come dar vita concretamente al quadro europeo 2020 e alle sfide formative per costruire una nuova “cultura del lavoro” orientata al futuro.
File Recensione 2 (158 KB)
Education and Transition to Work: Promoting Practical Intelligence
Education and Transition to Work: Promoting Practical Intelligence, in Gunderson M. & Fazio F., “Tackling Youth Unemployment”, Cambridge Scholars Publishing, Cambridge 2014.
This paper considers a number of questions in the current discussion on the transition to work, most notably the definition of the pedagogical approach by which the issues at hand are investigated, the review of the relationship between education and development in reference to employability, and the interpretation of the right to education in light of the precarious nature of the productive processes. This contribution also points to the relevance of the notion of “human development” as explored by Martha Nussbaum, professor of Politics and Philosophy at the University of Chicago, and Amartya Sen, who was awarded the Nobel Prize in Economics. It ends with a reflection on a welfare model supported by people empowerment that enhances individual capability. The argument put forward is that major shortcomings can be found in welfare systems in terms of employability. Against this background, the author welcomes a system which enables the full development of one’s capability.
In this sense, social scientists should engage in pursuing new avenues for creativity in order to build a new approach to social responsibility. In other words, this means moving away from resignation and catastrophism which are peculiar to Nihilism, and being open to full development of both the individual and social fabric to generate a common ethos.
Education and Transition to Work: Promoting Practical Intelligence (426 KB)
Strategie di placement nel processo formativo del PhD
Strategie di stage e di placement nel processo formativo del PhD, in Rivista Pedagogia Oggi, “La via europea del Dottorato alla qualità, all’internazionalizzazione e all’occupabilità”, Tecnodid, Napoli, 1/2014.
Questo scritto intende sviluppare alcune riflessioni sui processi formativi relativi al dottorato in considerazione dell’evoluzione dell’istituto stesso del dottorato verso opportunità inclusive non solo relative al mondo universitario ma anche connesse al mondo della pubblica amministrazione e produttivo. Da qui l’esigenza di riflettere su dimensioni di apprendistato cognitivo correlate ad esperienze di immersione nelle realtà lavorative attraverso canali come quello della comunità di pratica. Un progetto PRIN QUALFORED sviluppato negli anni 2006-2008 con il titolo «La qualità nell’alta formazione alla ricerca» ha consentito di avviare una riflessione sul tema del dottorato grazie anche alla discussione con tutti i colleghi che hanno partecipato al progetto. In parte questo scritto riprende alcuni spunti maturati in quell’esperienza e rielaborati attraverso ricerche successive.
This paper aims to develop some reflections on processes related to doctoral training in view of PhD institution evolution to wars opportunities including not only related to academic world but also related to public administration and manufacturing world. Hence the need to reflect on cognitive apprenticeship dimensions related to immersion experiences in reality of working through channels such as communities of practice. A project PRIN QUALFORED developed in 2006-2008 under the title «Quality in higher education» allowed to initiate a reflection on PhD theme thanks to discussion with all my colleagues who participated in project. In part, this paper takes up some points accrued in that experience and revised by subsequent research.
Strategie di placement nel processo formativo del PhD (362 KB)
Ripensare l’idea di capitale umano difronte alle nuove geografie del lavoro
Ripensare l’idea di capitale umano di fronte alle nuove geografie del lavoro: suggestioni e possibilità di ridefinizione dei contesti, in Dialoghi – Rivista di Studi sulla formazione e sullo sviluppo organizzativo, anno 5, n. 2, dicembre 2014.
“Bisognerà acquisire le competenze necessarie per il XXI secolo: l’esercizio del pensiero critico, l’attitudine alla risoluzione dei problemi, la creatività e la disponibilità positiva nei confronti dell’innovazione, la capacità di comunicare in modo efficace, l’apertura alla collaborazione e al lavoro di gruppo. Questo, continuando ad accrescere l’investimento in conoscenza, nella scuola e nell’università, e mirando a colmare con decisione il gravissimo difetto di “competenza alfabetica funzionale” rilevato per il nostro paese”. Con queste riflessioni Ignazio Visco – nella sua recente Lettura per il Mulino nell’ottobre scorso – richiama l’attenzione sui focus sui quali investire per generare la crescita del capitale umano nel paese.
Questo saggio si sofferma su 4 punti focali oggetto di riflessione nel dibattito accademico (e non solo) in ambito economico e pedagogico: 1) il nesso istruzione/educazione ed innovazione e la ricaduta che l’innovazione ha sull’ecosistema; 2) quali investimenti educativo-formativi per una cultura dell’innovazione; 3) come il capability approach (nel pensiero di Nussbaum e Sen) possa offrire un modo di vedere più complesso l’idea di sviluppo del capitale umano.
Ripensare l’idea di capitale umano difronte alle nuove geografie del lavoro (291 KB)
Dalla pedagogia sociale alla pedagogia del lavoro: orizzonti della ricerca
Dalla pedagogia sociale alla pedagogia del lavoro: orizzonti della ricerca, in Elia G. & Chionna A. (a cura di), “Un itinerario di ricerca della pedagogia. Studi in onore di Luisa Santelli Beccegato”, Pensa Multimedia, Lecce 2012.
Il saggio riflette sulle istanze fondamentali della pedagogia del lavoro individuando ambiti specifici di ricerca e di impegno formativo. In particolare il contributo si articola focalizzando il discorso su tre temi: gli ambiti semantici della pedagogia del lavoro, i focus relativi all’area della formazione continua ed infine il tema della formazione alle istanze solidaristiche.
Dalla pedagogia sociale alla pedagogia del lavoro: orizzonti della ricerca (513 KB)
Presentazione del libro "La Formazione al centro dello sviluppo umano"
Presentazione del libro
LA FORMAZIONE AL CENTRO DELLO SVILUPPO UMANO
CRESCITA, LAVORO, INNOVAZIONE
a cura di Giuditta Alessandrini
(Giuffrè Editore)
Martedì 23 aprile 2013
Ore 17.00
Sala delle Colonne, LUISS
Viale Pola, 12 - Roma