Apprendistato e Alta Formazione

Apprendistato e Alta Formazione: best practices e profili di competenze

Il XIII Rapporto di monitoraggio sull’apprendistato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, basato prevalentemente sui dati relativi al 2011 e ai primi mesi del 2012, fa emergere un quadro di sistema ancora incompleto ma promettente, circa l’impatto del contratto di apprendistato sull’occupazione dei giovani e sulla qualità del loro lavoro, sebbene per quanto concerne la tipologia di “alto apprendistato”, i numeri dei giovani partecipanti è piuttosto esiguo, solo circa 200 iniziative censite nel 2011.

A differenza di quanto accade in Italia, le esperienze registrate in diversi Paesi europei vedono l’apprendistato rappresentare un canale per un accesso qualificante dei giovani al lavoro, uno strumento fondamentale per favorire l’occupazione e sviluppare competenze ritenute essenziali alle persone e ai sistemi produttivi. La chiave di lettura dell'apprendistato risiede nella sua piena valorizzazione formativa, come affermazione di una cultura di carattere innovativo centrata sulla valorizzazione degli apprendimenti formali, informali e non formali.

Le rilevazioni statistiche più recenti mostrano come in Italia ventisei giovani su cento sono disoccupati, contro una media europea del 15,7 per cento. Questo significa che 2 milioni di persone tra i 15 e i 29 anni sono senza lavoro e, spesso, con oggettive difficoltà a trovarlo in futuro. Ciò che rende questo dato ancora più impattante, è che nonostante la crisi economica, le imprese hanno bisogno di coprire più di centomila posti di lavoro per cui non trovano profili adatti o candidati interessati. Il progetto avanzato propone, quindi, un contributo allo sviluppo e alla crescita partendo proprio dallo studio di best practices nazionali e di alcuni contesti europei con particolare riferimento all’alto apprendistato.

GRUPPO DI LAVORO

Giuditta ALESSANDRINI
Dipartimento di Scienze della Formazione - Università degli Studi di Roma TRE

Susanna PALLINI
Dipartimento di Scienze della Formazione - Università degli Studi di Roma TRE

Raffaella LEPRONI
Dipartimento di Scienze della Formazione - Università degli Studi di Roma TRE

Claudio PIGNALBERI
Dipartimento di Scienze della Formazione - Università degli Studi di Roma TRE

Gianni D'AGOSTINI
Dipartimento di Scienze della Formazione - Università degli Studi di Roma TRE

Fabio RUGGIERO
Italia Lavoro

Gabriella DI FRANCESCO
ISFOL

Lisa RUSTICO
Università degli Studi di Milano

Mario SPATAFORA
EFFEBI - Associazione per lo Sviluppo Organizzativo e delle Risorse Umane

Carmelo URSINO
CAPITALE LAVORO

OBIETTIVI

Il progetto prevede una ricerca empirico-descrittiva delle best practices in materia sia per quanto riguarda l'ambito italiano che europeo (nello specifico, la Finlandia e la Germania) ed una modellizzazione della metodologia formativa ai fini della sperimentazione richiesta dal nuovo quadro normativo che ha istituzionalizzato l'istituto nelle sue diverse forme. Saranno studiati i processi apprenditivi specifici (situated learning, learning on the job, learning by interacting) e le forme pedagogico-didattiche pertinenti attraverso moduli di ricerca qualitativa.
Nello specifico, la proposta di ricerca si articola nei seguenti punti:

a) Sviluppare una ricognizione teorica dell’impianto concettuale dell’apprendistato, anche in riferimento agli esiti di precedenti progetti di ricerca nell'ambito della pedagogia del lavoro e sviluppati in seno al Dipartimento.
b) Censire - attraverso processi di indagine empirico-descrittiva – best practices e profili di competenze.
c) Realizzare un ampio database documentale (bibliositografico) a livello internazionale in riferimento ai temi oggetto di indagine sia nell’ambito più generale che quello più specifico.
d) Definire un quadro dei tempi, degli strumenti e dei modi con cui affrontare il tema, decisivo per l’apprendistato, relativo alla valutazione e alla certificazione delle competenze maturate in ambienti di apprendimento formale, non formale, informale e occasionale.

METODOLOGIA

Il progetto utilizzerà la metodologia della ricerca-azione e si svolgerà nelle seguenti cinque fasi:

Fase 1
a. Ricognizione della letteratura nazionale ed internazionale sull’apprendistato come esperienza educativa e come metodologia formativa;
b. benchmark di esperienze di apprendistato di valore significativo nel contesto nazionale (Regione Lazio) ed internazionale (Germania e Finlandia) attraverso la forma della case study con particolare riguardo ai diversi comparti previsti in Horizon 2020;
c. analisi comparativa delle risultanze della rilevazione.

Fase 2
a. Somministrazione di Interviste e Questionari a Stakeholder nazionali ed internazionali.
b. realizzazione di Focus Group.

Fase 3
a. Report sulla sperimentazione effettuata.
b. sviluppo di una road map per la realizzazione di percorsi di apprendistato (con riferimento in particolare alla tipologia dell’alto apprendistato), e lo studio in ambito empirico e teorico del valore innovativo dell’apprendistato per quanto riguarda il piano metodologico-didattico, organizzativo-relazionale ed epistemologico.

Fase 4
a. Presentazione dei risultati nell’ambito di un Seminario presso la Facoltà di Scienze della Formazione.
b. Sviluppo e diffusione di un Report di sintesi relativo ai “prodotti di ricerca” previsti anche in formato on line.


Il CEFORC "Centro di Ricerca Formazione Continua & Comunicazione", progettato proprio con l'obiettivo di realizzare attività di ricerca teorico-applicativa nell'ambito della formazione continua in organizzazioni complesse, da anni conduce ricerche e studi relativi alla pedagogia del lavoro producendo risultati in termini di best practices che vengono divulgate attraverso pubblicazioni scientifiche sia in Italia che all’estero.

Le attività previste nel progetto saranno sviluppate anche con la collaborazione dell’Associazione Studi e Ricerche Interdisciplinari sul Lavoro (ASTRIL) dell’Ateneo, e con l’Association for International and Comparative Studies in the field of Labour (ADAPT).

RISULTATI ATTESI

La finalità da raggiungere e le ipotesi da verificare, tenendo conto della realtà normativa, economica e formativa nazionale, consentiranno di tracciare le condizioni e gli strumenti di tipo pedagogico-metodologico-didattico, relazionale ed organizzativo che sono essenziali per l’attuazione dell'alto apprendistato e lo sviluppo dell’impatto innovativo implicito nell’istituto.


In particolare i risultati attesi sono così precisati:

a) descrivere i modelli e le pratiche più significative;
b) descrivere le relazioni e le prassi di lavoro costruite e consolidate nel processo di ricerca;
c) verificare i punti di forza ed i punti di debolezza delle best practices (analisi Swot);
d) costruire un sistema di formazione per l’apprendistato rispondente al contesto produttivo territoriale;
e) definizione di soluzioni pedagogiche e metodologiche con particolare riferimento all’alto apprendistato;
f) modellizzazione delle esperienze di apprendistato;
g) pubblicazione in volume dei risultati del progetto all’interno della collana “Quaderni di Pedagogia del Lavoro e delle Organizzazioni”, diretta dalla Prof.ssa G. Alessandrini;
h) stilare un repertorio bibliografico ragionato on line sul dominio del progetto;
i) realizzazione di un Seminario formativo rivolto agli studenti dei Corsi di Laurea Magistrale ed ai dottorandi sul quadro applicativo dell’apprendistato.

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