Portfolio delle competenze

Sistema valutazione dei dottorati ricerca. Scheda di rilevazione. Delibera n. 5

Autore
Deliberazioni del Nucleo di Valutazione Interna della riunione 4 aprile 2003

Ente:
Università degli Studi di Firenze
Sito di riferimento:
www.storia.unifi.it
Pubblicazione:
Delibera, 4 aprile 2003

Descrittori
nucleo di valutazione, composizione collegio docenti, esiti professionali

Requisiti per l’Assicurazione della Qualità dei Corsi di Studio universitari

Autori:
F. Fabrini, M. Gola, R. Mirandola, A. Squarzoni, E. Stefani, M. Tronci, G. Viezzoli, C. Violani

Ente:
Fondazione CRUI
Sito di riferimento:
www.fondazionecrui.it
Pubblicazione:
Documento, febbraio 2007
Descrizione fisica:
10 pag.

Descrittori
Qualità universitaria, riordino ordinamenti, agenzia nazionale per la valutazione.

Promuovere oggi in Italia la Qualità dei Corsi di Studio universitari è al tempo stesso una necessità e un’opportunità.
Nel momento in cui ci si avvia a un nuovo riordino degli ordinamenti didattici secondo il DM 270/04, gestione e valutazione della Qualità dei Corsi di Studio possono rivelarsi strumenti strategici per ridisegnare la formazione universitaria in senso più competitivo, efficace ed efficiente; possono inoltre essere la garanzia per un nuovo patto sociale tra il sistema universitario e la società (leggi l’opinione pubblica e la “politica”), che consenta maggiori investimenti del Paese sia in termini di risorse finanziarie sia in termini di impegno politico.
In un contesto internazionale appare ormai urgente favorire l’adozione, da parte del sistema formativo.
universitario, di comportamenti coerenti con gli standard europei e con le relative linee guida in termini di Assicurazione della Qualità, e appare altrettanto urgente favorire la riconoscibilità internazionale dei titoli rilasciati dai Corsi di Studio.
La prospettiva dell’istituzione di una Agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario rende infine urgente la formulazione di criteri condivisi per la valutazione della formazione universitaria.

Documento chiave on line della Fondazione CRUI sulla qualità universitaria. Il doc. rappresenta il risultato di un processo di integrazione, a livello nazionale, di esperienze di valutazione dei corsi di studio universitari (standard e linee guida ENQA).

Documento elaborato, per iniziativa del Presidente della CRUI, dalla Cabina di Regia della Fondazione CRUI per la valutazione, integrata dal Coordinatore del progetto di ricerca del CNVSU per la definizione di un Modello Informativo dei Corsi di Studio dal Presidente del Nucleo di Valutazione dell’Università di Roma “La Sapienza”.

Linee guida per l’applicazione della riforma ex DM 270/2004 secondo criteri di qualità

Autori
E. Stefani, F. Fabrizi, R. Mirandola, L. Nitsch, A. Squarzoni

Ente:
Fondazione CRUI
Sito di riferimento:
www.fondazionecrui.it
Pubblicazione:
Documento, febbraio 2007
Descrizione fisica:
26 pagine

Descrittori
CNVSU, requisiti qualità, standard ENQA

L’attività di valutazione condotta nel contesto del progetto CampusOne e tuttora in corso (ad oggi, le Università coinvolte in questa attività di valutazione sono state 70 su un totale di 77 e i Corsi di Studio valutati quasi 500, appartenenti, in particolare, a quasi tutte le classi di Corsi di Laurea) ha di fatto consentito di monitorare, ancorché indirettamente, l’applicazione della riforma sull’autonomia didattica secondo le linee stabilite dal DM 509/99.
La quantità di informazioni e dati ad oggi raccolti ed elaborati ai fini della valutazione della qualità del servizio di formazione offerto dai Corsi di Studio (CdS) valutati costituisce probabilmente la “banca dati” più documentata oggi disponibile sull’applicazione della riforma.

Documento chiave on line della Fondazione CRUI sulla qualità universitaria. Il doc. rappresenta il risultato di un processo di integrazione, a livello nazionale, di esperienze di valutazione dei corsi di studio universitari (standard e linee guida ENQA).

Documento correlato: Allegato 2 Bilancio sintetico dell’applicazione della riforma
ex DM 509/99 alla luce dei Requisiti per la qualità. monitoraggio dell’applicazione della riforma ex DM 509/99 effettuato nel corso dell’attività di valutazione condotta nel contesto del progetto CampusOne negli a.a. dal 2001/02 al 2003/04 e tuttora in corso.

Standards and Guidelines for Quality Assurance in the European Higher Education Area

Autore
European Association for Quality Assurance in Higher Education, 2005, Helsinki

Ente:
DG, Education and Culture
Sito di riferimento
www.fondazionecrui.it
Pubblicazione
Documento, Helsinki, Finland 2005
Descrizione fisica
pag. 41

Descrittori
European standards, guidelines for internal quality assurance within higher education institutions, Peer Review System.

This report has been drafted by the European Association for Quality Assurance in Higher Education (ENQA)1, through its members, in consultation and co-operation with the EUA, ESIB and EURASHE and in discussion with various relevant networks. It forms the response to the twin mandates given to ENQA in the Berlin CommuniquŽ of September 2003 to develop Ôan agreed set of standards, procedures and guidelines on quality assuranceÕ and Ôto explore ways of ensuring an adequate peer review system for quality assurance and/or accreditation agencies or bodiesÕ.
The report consists of four chapters. After the introductory chapter on context, aims and principles, there follow chapters on standards and guidelines for quality assurance2; a peer review system for quality assurance agencies; and future perspectives and challenges.

Il documento si riferisce agli standard e alle linee guida per l'assicurazione della qualità proposti dall'ENQA e adottati dalla Conferenza dei Ministri Europei dell'Istruzione Superiore nel comunicato di Bergen del maggio 2005.

In the Berlin communiqé of 19 September 2003 the Ministers of the Bologna Process signatory states invited the European Network for Quality Assurance in Higher Education (ENQA) Ôthrough its members, in cooperation with the EUA, EURASHE, and ESIBÕ, to develop Ôan agreed set of standards, procedures and guidelines on quality assurance. This report forms the response to this mandate and comes with the endorsement of all the organisations named in that section of the communiqué.

Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari sulle università (Libro I-II)

Autore
Consiglio Ministri

Ente:
Presidenza della Repubblica
Sito di riferimento:
www.edscuola.it/archivio/norme/decreti/tuniv.pdf
Pubblicazione:
Normativa, Roma febbraio 2001
Descrizione fisica:
pag. 161

Descrittori
Principi d'autonomia, ordinamento didattico, diritto studio, abilitazioni, personale, equipollenze, scuole di specializzazione, accesso alle professioni

Parte I Principi di autonomia.
Titolo I. Principi sull'ordinamento e la programmazione delle Università e degli Istituti di istruzione universitaria (disposizioni generali, programmazione e gestione del sistema universitario, autonomia finanziaria, controllo e valutazione.
Titolo II. Principi sull'insegnamento, lo studio e gli studenti: ordinamento didattico, diritto allo studio, abilitazioni.
Parte II Disciplina.
Titolo I Personale.
Titolo II Riconoscimento degli studi e dei diplomi ed equipollenze.
Titolo III Scuole di Specializzazione.
Titolo IV Accesso alle professioni. Titolo V Sedi ed edilizia.

Il Modello di valutazione e di certificazione CRUI e il Progetto di applicazione

Autore
Università degli Studi di Firenze

Ente:
Ateneo di Firenze
Sito di riferimento:
www.unifi.it/quality/formazione/
Pubblicazione:
1 febbraio 2005
Descrizione fisica:
pag. 2

Descrittori
Accreditamento, modello CRUI CampusOne, modello ISO 9001: 2000, autovalutazione, valutazione esterna, centri di orientamento

L’Ateneo di Firenze è da qualche tempo impegnato in un processo di accreditamento delle proprie strutture formative presso la Regione Toscana che verifica il possesso di requisiti minimi di qualità, e dunque la possibilità di proporre e realizzare interventi finanziati con risorse pubbliche.
Una delibera della Regione Toscana ha imposto all’Ateneo Fiorentino, relativamente ai Corsi di Studio nel frattempo accreditati, la certificazione di qualità secondo uno dei seguenti modelli: ISO 9001:2000, EFQM, CampusOne, ASFOR.
La scelta è caduta sul modello CRUI CampusOne, di cui è stato riconosciuto il carattere eteroreferenziale e la conformità ai principi e alle procedure di valutazione riconosciute a livello internazionale (riconoscimento da parte dell’EUA – European University Association).
L’utilizzo del modello di valutazione CRUI, leggermente modificato rispetto a quello del Progetto triennale CampusOne, può aiutare i corsi, dove esso viene singolarmente applicato, a riconoscere le proprie specificità, a ragionare sulla propria organizzazione e ad analizzare le proprie carenze.
La metodologia di valutazione del modello CRUI prevede due momenti: Autovalutazione e Valutazione esterna.

“Processo di valutazione del Piano Qualità”.
Nell’ambito dell’Ateneo, vengono costituiti diversi referenti di Polo e di Facoltà per il management didattico, che hanno il compito di sostenere i Corsi di Studio nella realizzazione delle attività di autovalutazione e di stesura del rapporto di autovalutazione.

La riforma universitaria: evoluzioni e effetti in Approfondimenti

Autori
F. Giannessi, M. Carfagna, D. Marsiglia, F. Rossi, E. Brero
Pubblicazione periodica a cura del Centro Studi CRUI

Ente:
Centro Studi CRUI
Sito di riferimento:
www.crui.it
Pubblicazione:
N. 1 Approfondimenti, novembre 2006
Descrizione fisica:
pag. 65

Descrittori
Riforma universitaria DM 509/99, lo studio delle scienze in Italia, evoluzione dell'offerta formativa 2000-2007, la produttività scientifica, ranking internazionali

Con la riforma, introdotta dal DM 509/99 e avviata ufficialmente con l'a.a. 2001-2002, il sistema universitario italiano è stato investito da una notevole serie di trasformazioni sia dal punto di vista strutturale che organizzativo; nell'insieme, tali trasformazioni costituiscono una delle riforme più importanti dell'istruzione universitaria del nostro Paese.
Nel 2000, il sistema universitario italiano presentava alcuni elementi di "deficit" rispetto alle altre nazioni europee quali: un basso numero di laureati, un alto tasso di abbandono (quasi la metà degli studenti che si iscrivevano non conseguiva il titolo di studio), una durata eccessiva degli studi, un'offerta didattica spesso poco flessibile e distante, in termini di contenuti e di competenze trasmesse, rispetto alle necessità del mondo del lavoro.
Oggi, a distanza di 5 anni, è possibile provare a fare un bilancio, anche se ancora parziale, delle principali trasformazioni, peraltro ancora in corso.

La Riforma Universitaria, archivio news CRUI.
Il rapporto contiene molti dati riguardanti l'evoluzione dell'offerta formativa e la distribuzione di iscritti e immatricolati dal 1998 al 2006.

Qualità per l'università, una guida per conoscere e capire il mondo della valutazione universitaria

Autori
E. Stefani, Direttore Operativo della CRUI ed esperta di valutazione universitaria. Prefazione di G. Trombetti

Ente:
Fondazione CRUI, Cabina di regia
Sito di riferimento:
http://www.crui.it/valutazione/?Arg=158
Pubblicazione:
Franco Angeli, 2006
Descrizione fisica:
pag. 304

Descrittori
Offerta di qualità, valutazione, didattica, ricerca, gestione amministrativa, Campus One

La gestione della qualità sta guadagnando uno spazio sempre più rilevante all'interno dell'Università italiana.
Da iniziative episodiche affidate alla discrezione dei singoli Atenei si sta passando a procedure sistematiche (...).
D'altra parte, la progressiva conquista dell'autonomia decisionale da parte dai singoli Atenei va di pari passo con il rafforzamento della cultura e della pratica della valutazione nell'Università italiana.
Il dovere di trasparenza verso le istituzioni e l'opinione pubblica esige di sottoporre a verifica gli obiettivi programmati e i risultati ottenuti per tutti i prodotti e i servizi realizzati.
Il cammino da fare è ancora lungo.
Il processo avviato non è ancora consolidato.
Ben venga dunque un testo che, come fa il presente volume, traccia un quadro di riferimento di un panorama che si presenta ancora eterogeneo.
Il libro assume come linea guida l'impegno che la CRUI ha sviluppato da oltre dieci anni nella diffusione dei processi di qualità negli Atenei (...).
Il risultato è stato una metodologia di valutazione utilizzata in numerosi Atenei e Corsi di Laurea e riconosciuta ufficialmente dall'EUA, il maggiore organismo universitario di rappresentanza in ambito europeo.
Dopo le sperimentazioni ci vogliono le istituzioni.
Cresce l'urgenza di creare un'Agenzia indipendente per la valutazione universitaria, che gestisca il monitoraggio, la verifica e la certificazione delle attività condotte dagli Atenei in ambito didattico, scientifico e amministrativo.

Collana: Varie - Saggi e manuali

7PQ, settimo programma quadro, le risposte di domani iniziano oggi

Autore
Commissione europea, ricerca comunitaria

Ente:
Commissione europea
Sito di riferimento:
www.crui.it
Pubblicazione:
Guida Commissione Europea, 2006
Descrizione fisica:
pag. 32

Descrittori
Cooperazione, idee, persone, capacità, ricerca e formazione nel settore nucleare, centro comune di ricerca

Il preventivo della CE per i prossimi sette anni ammonta a 50,5 Mrd EUR e quello della CEEA per i prossimi cinque anni a 2,7 Mrd EUR1.
Ciò rappresenta in tutto un aumento del 41% rispetto al 6PQ, a prezzi del 2004, e del 63% a prezzi attuali.
Il 7PQ è stato creato anche per rispondere alle esigenze dell’Europa in materia di occupazione e di competitività.
Il 7PQ sostiene la ricerca in determinate aree di priorità - con l’obiettivo di rendere e mantenere l'UE leader mondiale in questi settori.

Documento di sintesi

Le tendenze della ricerca educativa in Europa a confronto con la situazione italiana

Autore
S. Panzavolta, Dipartimento comunicazione INDIRE
Esiti del convegno annuale EERA

Ente:
PERINE, Pedagogical and Educational Research Information, Network for Europe
Sito di riferimento:
www.indire.it
Pubblicazione:
Novembre 2004

Descrittori
Top ten, educazione a distanza, insegnamento, educazione alla cittadinanza, cultura, psicologia dell'educazione, valutazione, politica educativa, professione docente, scienze dell'educazione, qualità

Dal 22 al 25 settembre, presso l’Università di Retymno, a Creta, si è svolto il convegno annuale dell’EERA (European Educational Research Association), a cui hanno Partecipato circa un migliaio di persone, con un numero molto alto di relazioni su ricerche educative svolte, 556.
I partecipanti appartengono ad associazioni di ricercatori o a centri di ricerca e molte delle ricerche sono state condotte applicando il metodo comparativo (anche perché alcune sono state svolte in partnerariato).
Indire partecipava all’evento in quanto parte della rete PERINE (Pedagogical and Educational Research Information Network for Europe), anch’essa relatrice in merito al questionario svolto nel periodo aprile-giugno 2004, sull’uso di Internet da parte dei ricercatori di scienze dell’educazione.

Materiali di riflessione

La valutazione della didattica universitaria

Paradigmi scientifici, rivisitazioni metodologiche, approcci multidimensionali

Autore
R. Semeraro è Professore Ordinario presso l'Università degli Studi di Padova. Direttore della Scuola di Dottorato in Scienze Pedagogiche, dell'Educazione e della Formazione

Ente:
Casa Editrice Franco Angeli
Sito di riferimento:
www.francoangeli.it
Pubblicazione:
2006
Descrizione fisica:
pag. 176

Descrittori
Pedagogia e prospettive dell'educazione, teorie, modelli e significati della valutazione, la valutazione della didattica universitaria (la valutazione dell'insegnamento, l'autovalutazione delle facoltà). Orientamenti europei

Il volume illustra le molteplici prospettive con cui interpretare le profonde trasformazioni richieste alle università nelle società occidentali odierne.
I cambiamenti epocali che le attraversano inducono infatti ad interrogarsi sui modelli di sviluppo che si intende perseguire nel futuro e sul ruolo che l'istruzione superiore assume in questo scenario.
Vengono indicati i processi in atto a livello internazionale che hanno portato i paesi europei a scelte politiche finalizzate alla creazione di uno spazio europeo dell'istruzione superiore, che risulti competitivo ed attrattivo e si inserisca nelle linee di tendenza che si vanno affermando a livello globale.
All'interno di queste linee, l'unificazione degli standard valutativi tende a ridurre l'attenzione alle differenze culturali che sono alla base degli impianti didattici delle facoltà nei singoli atenei, e dei corsi di studio in esse presenti.
Scopo delle argomentazioni presentate nel volume è quello di rendere ragione delle differenti logiche di valutazione sottostanti alle diverse concezioni della qualità della didattica, rese evidenti dal divario che sembra crearsi sempre di più tra le scelte politiche e i risultati della ricerca scientifica elaborati in alcune università di tutto il mondo di cui nel volume si trova puntuale riscontro.
Dall'ampia ed articolata letteratura riportata, viene legittimato un approccio multidimensionale da applicare alla valutazione, giustificando il ricorso a metodologie e strumenti valutativi plurimi.
In questa cornice di riferimento sono presentate le coordinate generali di una ricerca a carattere nazionale sulla valutazione della didattica universitaria realizzata con il concorso di più sedi universitarie italiane, dalla quale emerge l'apporto dei docenti universitari per l'acquisizione di concezioni e pratiche valutative che salvaguardino il senso profondo dell'insegnamento universitario nei processi di formazione umana e culturale, e non solo professionale, degli studenti.

Collana: Ricerche sperimentali - Monografie sull'educazione - dirette da Benedetto Vertecchi

Progettare la qualità per l'università. Istruzioni per l'uso nel mondo Iso 9000

Autore
M. Antonietta Esposito, docente presso l’Università degli Studi di Firenze dal 1987, si occupa di qualità nella ricerca nell’Osservatorio nazionale del dottorato in Tecnologia dell’Architettura

Ente:
Casa Editrice Franco Angeli
Sito di riferimento:
www.francoangeli.it
Pubblicazione:
2005
Descrizione fisica:
pag. 144

Descrittori
Approccio sistemico alla gestione, System approach to management; Principio 6: Miglioramento continuo, Continual improvement; Principio 7: Decisioni basate su dati di fatto, Factual approach to decision making; sistema di qualità

Progettare la qualità per l’università tratta dei sistemi qualità della famiglia ISO 9000:2000 applicati al mondo della ricerca e dell’alta formazione universitaria e vuole essere un contributo al processo di rinnovamento dell’università italiana nella sua parte più interna: la ricerca e la formazione post lauream. Tali aspetti sono compiti dei dipartimenti e, per questo motivo, il libro affronta l’applicazione dei sistemi qualità all’organizzazione delle attività di queste strutture.
Il libro nasce da un’esperienza concreta, che ha dimostrato come il sistema qualità offra delle opportunità di migliorarne i risultati istituzionali in termini di qualità dei servizi e dei prodotti.
Ad una trattazione scorrevole e ricca di esempi, che rendono la lettura accessibile anche ai non esperti, si associa un impianto di argomenti ed un apparato di allegati presentati su CD dotato di una struttura facilmente consultabile e con documenti-modello modificabili, che fanno del testo un utile strumento operativo per coloro che intendono affrontare la progettazione del sistema per la propria organizzazione.
Sul piano didattico, per le sue caratteristiche, esso risulta idoneo a supportare attività di formazione per la qualità in corsi specialistici, ma, anche, per pianificare la formazione interna nella attuazione pratica del sistema nella propria organizzazione: aspetto che, come è noto, rappresenta un fattore critico di successo di questi sistemi in tutti i settori.

Collana: Azienda moderna

Giornata di lavoro sulla convergenza dei percorsi formativi da Bologna 1999 a Londra 2007

Autore
Università di Camerino. Convegno "Università Italiana, Università Europea"

Ente:
Università degli Studi di Camerino
Sito di riferimento:
www.unicam.it
Pubblicazione:
Atti Giornata di Lavoro, 1 febbraio 2007
Descrizione fisica:
8 documenti

Descrittori
Dottorato di ricerca, Modalità di attuazione dei Decreti attuativi del D.M. 270/2004, Revisioni delle Classi dei Corsi di Studio, A framework for Qualifications of the European Higher Education Area.

In collaborazione e d’intesa con il Ministero dell'Università e della Ricerca, l'Università di Camerino ha organizzato una Giornata di riflessione sulla ri-progettazione dei percorsi formativi, in funzione dell’imminente ‘decreto sulle classi’ e della Conferenza di Londra (maggio 2007) sullo stato di avanzamento del ‘Processo di Bologna’.

Sono presenti on line gli atti degli interventi e le slide presentate.

Dottorato di ricerca di Luciano Modica. Vedi glossarietto al seguente indirizzo: http://www.bolognaprocess.it/content/index.php?action=read_cnt&id_cnt=5724

Guida di sopravvivenza al dottorato

Autori
Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani e CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane)

Ente:
L’ADI è nata nel 1998 dall’iniziativa di alcuni dottorandi. Per raggiungere i propri scopi statutari, l’ADI ha stipulato alcuni Accordi di Programma con varie associazioni ed enti, fra cui la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI)
Sito di riferimento:
www.dottorato.it
Pubblicazione:
scaricabile on line, 2006
Descrizione fisica:
pag. 36

Descrittori
Guida alla legislazione, diritto allo studio, lavoro, previdenza, mobilità, carta europea dei ricercatori

Il testo che stai per leggere nasce con l'intento di fornire a tutti coloro che sono iscritti ad un Dottorato di Ricerca, o che stanno pensando di intraprendere questa strada, una guida utile per reperire le informazioni e le indicazioni fondamentali ad un primo orientamento.
In Associazione ci siamo resi conto, infatti, che non solo è difficile avere le idee chiare su come funzioni un Dottorato al momento dell'iscrizione al concorso, ma che questo disorientamento continua spesso anche durante gli anni di corso.
Le cause sono molte, dalle normative poco chiare o semi-sconosciute, alla mancanza di tempo per trovare le risposte che si cercano.
Abbiamo voluto, quindi, provare a fare un po' d'ordine, documentandoci, confrontandoci e mettendo in comune il materiale raccolto.
Dal momento che i corsi e le scuole di dottorato differiscono molto tra loro, non è stato facile raccogliere il materiale relativo e di certo queste pagine non risulteranno rappresentative delle situazioni vissute da tutti i dottorandi italiani.
Abbiamo cercato di fare chiarezza sulla normativa, spesso valida solo in teoria ma pur sempre utile, e di distinguere tra ciò che il dottorato dovrebbe essere e ciò che di fatto è.

Pubblicazione dell'ADI
Disponibile solo on line

Progetto per la ricognizione, raccolta e analisi dei dati esistenti sul dottorato di ricerca

Progetto per la ricognizione, raccolta e analisi dei dati esistenti sul dottorato di ricerca e per l’indagine sull’inserimento professionale dei dottori di ricerca

Autore
MINISTERO DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA, Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario

Ente:
MINISTERO DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA, Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario
Pubblicazione:
Rapporto di Ricerca, settembre 2006
Descrizione fisica:
pag. 53

Descrittori
Risultati indagine, valutazione, monitoraggio, raccolta dati

Nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e nel contesto della competizione globale assume particolare rilevanza la necessità di progettare percorsi formativi e di ricerca in grado di produrre alta formazione e professionalità come motore dell’innovazione.
In Italia in tale contesto un ruolo cruciale è rivestito dalle scuole di dottorato di ricerca, principale “fabbrica” delle risorse per l’innovazione.
Una azione-chiave per incentivare il sistema università-ricerca italiano in tale direzione è il graduale passaggio a un sistema di finanziamento basato sulla valutazione dei risultati conseguiti, condizione essenziale per l’innesco di un circolo virtuoso di concorrenza basato sul binomio autonomia-responsabilità. La conoscenza degli esiti del dottorato, cioè del profilo scientifico e professionale dei dottori di ricerca in uscita e del loro percorso di carriera nel mercato del lavoro, è estremamente preziosa per almeno tre motivi: per individuare, nel percorso di formazione attraverso la ricerca, i punti critici e gli eventuali interventi migliorativi; per dare migliori prospettive professionali ai dottori di ricerca, riducendo contemporaneamente l’alimentazione di condizioni di disagio (precariato, sottoimpiego, percezione/pregiudizio di inadeguatezza, etc.); per ridurre la distanza fra il mondo dell’università e della ricerca e il mondo economico-produttivo, calibrando la figura – il dottore di ricerca – che di fatto ne funge da anello di congiunzione al livello, più delicato e importante, della capacità di innovazione.
Alla fine del 2003 il MIUR - Comitato Nazionale per la Valutazione del Sitema Universitario - ha approvato e finanziato il “Progetto per la ricognizione, raccolta e analisi dei dati esistenti sul dottorato di ricerca e per l’indagine sull’inserimento professionale dei dottori di ricerca”.
Nella prima fase di tale progetto il gruppo di lavoro ha elaborato una proposta per un possibile sistema di monitoraggio e valutazione dei dottorati, a livello sia nazionale che locale, tramite un procedimento costruttivo di tipo bottom-up: partendo dalle valutazioni effettivamente svolte sul campo dai Nuclei di Valutazione, integrate con gli studi noti sul tema e le informazioni desumibili da altre fonti di dati, si è giunti a delineare sia un quadro unitario che un insieme coerente di indicatori e variabili.
È stato inoltre possibile proporre una traccia di relazione di valutazione standard per i NdV di Ateneo. Il presente rapporto illustra la seconda fase del suddetto progetto, concernente l’indagine sull’inserimento professionale dei dottori di ricerca condotta su un campione di 4 atenei.
Una descrizione completa e dettagliata di metodologie e risultati è riportata nel Rapporto di ricerca completo.

Una vista panoramica sul Dottorato di Ricerca: previsioni, aspettative, realtà e prospettive

Autore
ADI, Associazione dottorandi e Dottori di ricerca Italiani

Ente:
ADI, Associazione dottorandi e Dottori di ricerca Italiani
Sito di riferimento:
www.dottorato.it
Pubblicazione:
Giornata di informazione, 21 marzo 2007

Descrittori:
Dati statistici

L’associazione dottorandi e Dottori di ricerca Italiani (ADI) organizza una giornata di informazione sul Dottorato di Ricerca in Italia, presentando dati statistici in anteprima a rettori e loro delegati e alla stampa specializzata.
L’evento si svolgerà nella giornata di lunedì 26 marzo 2007 a Roma, presso la sede CRUI in piazza Rodanini 48.
“La realtà italiana del Dottorato di Ricerca testimonia l’incapacità nostrana di valorizzare capacità professionali di persone che hanno investito 20 anni e più della loro vita nello studio” – afferma Alessandro Fraleoni Morgera, Presidente ADI – “Un Dottore di Ricerca, che costa allo stato italiano 500.000 euro dalle elementari al conseguimento del titolo, inizia il proprio percorso di formazione confidando nella forza delle proprie competenze e della dedizione allo studio e al lavoro che svolge, per poi accorgersi che in Italia “merito” e “valorizzazione delle capacità” sono dei concetti vuoti. Questo non solo per quanto riguarda la carriera accademica, in cui spesso prevale l’appartenenza alla cordata “giusta”, ma anche e soprattutto per le possibilità di lavoro al di fuori delle strutture di ricerca pubbliche”.
Augusto Palombini, Segretario Nazionale ADI, rincara la dose: “Nonostante siano ormai anni che la politica e il mondo imprenditoriale affermino di voler sostenere l’innovazione e i giovani meritevoli, le statistiche che presentiamo dimostrano come in realtà in Italia sia molto difficile, per un individuo di elevata formazione, mettere a frutto le proprie competenze con soddisfazione. I sistemi italiani dell’impresa e della pubblica amministrazione non sono in grado, a oggi, di valorizzare in termini anche economici un investimento personale di anni in studio e ricerca”.
“Se lo studio ed il merito non sono remunerati al momento dell’uscita dagli atenei, è evidente il motivo per cui sempre meno sono attratti dall’università e preferiscono andare a lavorare subito dopo le scuole superiori” – continua Fraleoni Morgera – “A oggi, un neolaureato in discipline scientifiche ha uno stipendio d’ingresso analogo a quello di un agente di commercio appena uscito dalle scuole superiori, con la differenza che quest’ultimo comincia a guadagnare tre o cinque anni prima.
Se poi consideriamo il Dottorato di Ricerca, che prevede ulteriori tre anni di studi universitari dopo la laurea specialistica, la situazione in termini economici è in pratica la stessa, e quindi ancora più desolante.
Eppure nel resto del mondo industrializzato il dottorato, conosciuto con il nome di PhD, è la chiave di ingresso per ruoli dirigenziali.
I livelli salariali dei PhD sono mediamente ben più alti di quelli dei laureati, perché è riconosciuto da tutti il loro apporto di innovatività e competenza nel contesto della competizione globale.
Ci auguriamo che l'Italia si adegui presto a questi standard, per evitare che le nostre menti migliori continuino a fuggire all’estero come purtroppo accade oggi.”

Cervelli in gabbia: descrizione e analisi di un fenomeno tutto italiano

Autore
ADI, associazione dottorandi e Dottori di ricerca Italiani

Ente:
ADI, associazione dottorandi e Dottori di ricerca Italiani
Sito di riferimento:
www.dottorato.it
Pubblicazione:
Edizione Avverbi, novembre 2005

Descrittori
Dati, approfondimenti tecnici, valutazioni politiche

Una miniera di conoscenze, competenze e capacità, in molti casi poco sfruttate, poco considerate e inspiegabilmente limitate: sono i “Cervelli in gabbia” italiani i protagonisti del libro curato dall’ADI (Associazione dottorandi e Dottori di ricerca Italiani), edito da Avverbi e in uscita in questi giorni.
Alla base del progetto, la volontà di mettere in luce, attraverso racconti autobiografici, e contestualizzare, con un’analisi approfondita, la situazione di chi lavora per il progresso all’interno del sistema italiano: in poche parole, l’altra faccia della fuga dei cervelli.
Davanti a questo fenomeno, affrontato nel precedente “Cervelli in fuga”, la risposta del sistema politico non è stata una naturale riflessione su come cambiare le regole del gioco per attirare talenti verso il nostro Paese, scrivono Marco Bianchetti e Augusto Palombini nel prologo del libro.
Piuttosto, un palliativo programma di “rientro dei cervelli” e discutibili riforme che fingono di affrontare i problemi reali.
Anche per questo i curatori di “Cervelli in gabbia” hanno concentrato l’attenzione sulle battaglie quotidiane di chi, in campi diversi, contribuisce allo sviluppo della conoscenza.
In un contesto che spesso non dimostra una reale volontà di gestire in modo efficiente il patrimonio di intelligenze di cui dispone e che, come scrive Piero Angela nella prefazione, “compie un vero e proprio suicidio se tiene i suoi cervelli in gabbia”.
Il libro non vuole solo raccontare, ma analizzare e delineare, con dati, approfondimenti tecnici e valutazioni politiche, le possibili direzioni da seguire per migliorare la situazione attuale.
Passi necessari perché, come scrive il premio Nobel Samuel C. C. Ting nell’introduzione, “Gli studiosi italiani sono noti a livello internazionale per l’eccellenza nella loro formazione, l’originalità e l’impegno nella ricerca, l’abilità nell’ispirare l’interesse ed il supporto pubblici ...
Con un forte supporto, la ricerca e la formazione scientifica in Italia continueranno la tradizione di eccellenza impersonificata da “Galileo, Marconi e Fermi”.

Decreto del Rettore, 30 giugno 2005, n. 548 (prot. n. 45247)

Autore
Università degli Studi di Firenze

Ente:
Università degli Studi di Firenze
Sito di riferimento:
www.unifi.it
Pubblicazione:
Regolamento, giugno 2005

Descrittori
Istituzione e funzionamento dottorato di ricerca

“Regolamento per l’istituzione e il funzionamento dei corsi di dottorato di ricerca e delle Scuole di dottorato dell’Università degli Studi di Firenze”.
Il presente regolamento disciplina le modalità istitutive dei corsi di dottorato di ricerca e delle scuole di dottorato aventi sede amministrativa presso l’Università di Firenze, sulla base di principi di programmazione degli obiettivi formativi coerenti con la domanda sociale e la presenza di specifici requisiti di idoneità delle sedi.
Il funzionamento dei corsi e delle Scuole è oggetto di valutazione circa la permanenza dei suddetti requisiti di idoneità ed il raggiungimento dei risultati della formazione.
TITOLO I Dottorato di Ricerca (istituzione, attivazione e conferma dei corsi, collegio docenti, valutazione, ammissione dei corsi, commissione per l'ammissione, status del dottorando, iscrizione agli anni successivi al primo, borse di studio, contributi, attività didattiche, conseguimento del titolo..).
TITOLO II Internazionalizzazione dei corsi di dottorato di ricerca.
TITOLO III Scuole di dottorato.

Dottorato di Ricerca nei Paesi occidentali

Autore
ADI, associazione dottorandi e Dottori di ricerca Italiani

Ente:
ADI, associazione dottorandi e Dottori di ricerca Italiani
Sito di riferimento:
www.dottorato.it/estero/Schede/ADIindex.htm
Pubblicazione:
scheda paesi solo on line

Descrittori
Informazioni sul Dottorato all'Estero: Canada, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Repubblica d' Irlanda, Spagna, Stati Uniti d'America, Svezia, Svizzera ( ...)

Schedature delle principali caratteristiche del Dottorato di Ricerca nei Paesi occidentali. Le informazioni raccolte riguardano in particolare: Titolo equivalente al dottorato di ricerca italiano, titolo di accesso, durata del corso di studi, struttura del corso di studi, supervisione, tesi e discussione, status giuridico del dottorando, stipendio, reclutamento e didattica.

Temi e prospettive del Dottorato di ricerca in Europa

Autore
R. Rubele, Vice Presidente Eurodoc Università di Salerno

Ente:
EURODOC, the Council for Postgraduate Students and Junior Researchers in Europe
Sito di riferimento:
www.eurodoc.net
Pubblicazione:
dicembre 2003

Descrittori
Il dottorato di ricerca come 3° ciclo, le strade del dottorato in Europa, internazionalizzazione, gradiente di mobilità

Le slides contengono riferimenti e dati comparativi sui cicli di dottorato all'interno dell'Unione Europea.

Documento in forma di slide presentato in occasione del Convegno Nazionale “Valutazione delle esperienze di internazionalizzazione del dottorato di ricerca” Padova, 19 dicembre 2003.

Confédération des jeunes chercheurs

Autore
Confédération des jeunes chercheurs

Ente:
Confédération des jeunes chercheurs
Sito di riferimento:
cjc.jeunes-chercheurs.org
Pubblicazione:
febbraio, 2006
Descrizione fisica:
pag. 6

Descrittori
Renforcer le rôle du conseil des instituts doctoraux, responsabiliser les acteurs pour assurer un taux d’encadrement satisfaisant, assurer la préparation de la poursuite de carrière des doctorants

À l’occasion de la prochaine révision du texte réglementaire1 définissant la structure et les missions des écoles doctorales et décrivant les processus de déroulement du doctorat, la CJC a produit un texte de recommandations.
Ce texte vise à consolider le dispositif doctoral français en l’inscrivant dans une démarche d’amélioration continue. Annexée à ce texte figure une proposition d’arrêté relatif au doctorat mettant en oeuvre ces recommandations.
Le présent document rassemble les 14 recommandations développées dans le texte complet.
La Confédération des jeunes chercheurs est une association qui a pour but de représenter les doctorants et nouveaux docteurs au niveau national.
Elle est une force de proposition sur les questions de recherche, d'enseignement supérieur et de formation doctorale.
Les principaux adhérents de la CJC sont des associations locales.
Elles définissent les priorités et font avancer les réflexions de la Confédération.

Le texte complet est disponible sur le site de la CJC: http://cjc.jeunes-chercheurs.org/dossiers/.

Formaliser le suivi de l’avancement des travaux tout au long du doctorat, autre documents.

Intervento prof. Luciano Modica - Cambiare nel presente, per restare nel futuro

Autore
Luciano Modica, sottosegretario del Ministero dell’Università e della Ricerca

Ente:
MUR, Discorso alla giornata di lavoro "Università Italiana - Università Europea" presso l'Università di Camerino
Sito di riferimento:
www.miur.it/DefaultDesktop.aspx?doc=282
Pubblicazione:
Intervento on line, 1 febbraio 2007

Descrittori
Strategia di Lisbona, Riforma, numero alto corsi di laurea, crediti formativi, autonomia didattica, 370 settori disciplinari, Processo di Bologna, Praga, Berlino, Londra, qualità, Almalaurea

Siamo in un momento particolare del percorso del "processo di Bologna".
Sapete tutti che nel prossimo mese di maggio, come succede ormai ogni due anni, tutti i Ministri della Università si incontreranno a Londra per verificare il punto a cui si è giunti per identificare ancor meglio, obiettivi generali e strategici del sistema europeo dell'istruzione superiore; viene dunque al momento giusto questo convegno per tracciare la nostra strada verso Londra e per costruire la nostra posizione a Londra. Appunto per questo mi sembra opportuno prima di parlare di questioni più strettamente nazionali, ma vedrete che c'è un legame fortissimo, mi sembra opportuno semplicemente leggere con voi le prime sei righe di un documento recentissimo (24 gennaio) che tratta di come l'Europa interpreta la politica nell'alta educazione, l'educazione superiore.
Traduco letteralmente: "La politica dell'alta educazione della Commissione Europea ha l'obiettivo di riformare i sistemi tradizionali rendendoli più flessibili, più coerenti, più responsabili nei confronti dei bisogni della società.

Interventi per la giornata di lavoro "Università Italiana - Università Europea" presso l'Università di Camerino.

Dottorato di ricerca, Indicazioni per un programma di interventi

Autore
Luciano Modica

Ente:
MUR
Sito di riferimento:
http://www.con-scienze.it
Pubblicazione:
Documento, gennaio 2007
Descrizione fisica:
pag. 15

Descrittori
Principi di Salisburgo, processo di Bologna, punti di intervento, linee generali, selezioni pubbliche, early stage researchers, life long learning, organizzazione corsi, graduate schools, curricola, reclutamento esterno, eer review, inbreeding

È giudizio comune che la qualità media degli attuali corsi di dottorato italiani non sia soddisfacente, per varie ragioni tra cui le seguenti: incertezza sulle finalità dei corsi di dottorato, frammentazione dei corsi di dottorato per sedi e per discipline, basso numero di studenti dottorandi iscritti a ciascun corso di dottorato, bassa attrattività di dottorandi stranieri o anche solo fuori sede, disorganizzazione delle attività formative, gestione personalistica dei dottorati da parte dei docenti, limitata idoneità scientifica di alcune sedi o di alcuni collegi dei docenti.
È dunque opportuno intervenire per varie ragioni: da quelle interne al mondo universitario e della ricerca, a quelle collegate allo sviluppo economico e sociale dell’Italia o relative a problematiche europee.

Legge 3 luglio 1998 n° 210

Autore
Presidente della Repubblica

Sito di riferimento:
www.miur.it/iniziati/as255approv.htm
Pubblicazione:
luglio 1980

Descrittori
Istituzione dottorato di ricerca

Legge 3 luglio 1998 n. 210 - Norme per il reclutamento dei ricercatori e dei professori universitari di ruolo.
"Istituzione del dottorato di ricerca. E' istituito il dottorato di ricerca quale titolo accademico valutabile unicamente nell'ambito della ricerca scientifica. Il titolo di dottore di ricerca si consegue, a seguito di svolgimento di attività di ricerca successive al conseguimento del diploma di laurea che abbiano dato luogo con contributi originali alla conoscenza in settori uni o interdisciplinari, presso consorzi di Università o presso Università le cui facoltà o dipartimenti, se costituiti, siano abilitati a tal fine. Forme di collaborazione, sulla base di quanto previsto dal primo comma dell'art. 69 potranno essere realizzate tra diverse Università, taluna delle quali anche straniere, nelle quali siano state notoriamente sviluppate le tematiche di ricerca nei settori disciplinari per i quali si intende istituire il dottorato. Gli studi per il dottorato di ricerca sono ordinati all'approfondimento delle metodologie per la ricerca nei rispettivi settori e della formazione scientifica. Essi consistono essenzialmente nello svolgimento di programmi di ricerca individuali o eccezionalmente, per la natura specifica della ricerca, in collaborazione eventualmente anche interdisciplinare, su tematiche prescelte dagli stessi interessati con l'assenso e la guida dei docenti nel settore della facoltà o dipartimento abilitati e, in cicli di seminari specialistici. Alla fine di ciascun anno gli iscritti presentano una particolareggiata relazione sull'attività e le ricerche svolte al collegio dei docenti, che ne cura la conservazione e, previa valutazione dell'assiduità e dell'operosità, può proporre al rettore l'esclusione dal proseguimento del corso di dottorato di ricerca".

D.M. 5 agosto 2004, n° 262

Autore
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

Sito di riferimento:
www.storia.unifi.it
Pubblicazione:
Normativa, novembre 2004

Descrittori
Istituzione delle scuole di dottorato

D.M. 5 agosto 2004, n° 262 - Programmazione del sistema universitario per il triennio 2004-2006": G.U. n° 277 del 25/11/2004, all'art. 17, cc. 2-3.
Con decreto del Ministro, sentito il Comitato [nazionale per la valutazione del sistema universitario], vengono definiti i criteri per l’istituzione, nell’ambito delle Università, delle Scuole di dottorato di ricerca, connotate oltre che dal possesso dei requisiti di cui al comma 1, dall’afferenza di uno o più corsi alla medesima macro-area scientifico-disciplinare, da stretti rapporti con il sistema economico-sociale e produttivo nonché da documentate e riconosciute collaborazioni con Atenei ed enti pubblici e privati anche stranieri.
L’attivazione delle Scuole di cui al comma 2 è elemento premiante ai fini della ripartizione delle borse di dottorato di cui ai decreti ministeriali 30 aprile 1999, n. 224 e 23 ottobre 2003, n. 198. Al termine del triennio di attività, previa valutazione positiva da parte del Comitato, può essere disposta l’attribuzione alle Università di appositi incentivi.

Legge 3 luglio 1998, n° 210

Autore
Parlamento italiano

Sito di riferimento:
www.storia.unifi.it/
Pubblicazione:
Normativa, luglio 1998

Descrittori
Competenze necessarie

Legge 3 luglio 1998, n° 210 - Norme per il reclutamento dei ricercatori e dei professori universitari di ruolo.
"I corsi per il conseguimento del dottorato di ricerca forniscono le competenze necessarie per esercitare, presso università, enti pubblici o soggetti privati, attività di ricerca di alta qualificazione".

Normativa nazionale.

D.M. 30 aprile 1999, n. 224

Autore
Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica Tecnologica

Pubblicazione:
Normativa, aprile 1999

Descrittori
Stage all’estero

"La formazione del dottore di ricerca, comprensiva di eventuali periodi di studio all'estero e stage presso soggetti pubblici e privati, è finalizzata all'acquisizione delle competenze necessarie per esercitare attività di ricerca di alta qualificazione".

Normativa nazionale.

Decreto Rettorale n° 78 del 31 gennaio 2000

Autore
Università degli Studi di Firenze

Sito di riferimento:
www.storia.unifi.it/
Pubblicazione:
Recepimento normativa, gennaio 2000

Descrittori
Principi di programmazione degli obiettivi formativi

"Il presente regolamento disciplina le modalità istitutive dei corsi di dottorato di ricerca con sede amministrativa presso l'Università di Firenze, sulla base di principi di programmazione degli obiettivi formativi coerenti con la domanda sociale e del mercato del lavoro, e la presenza di specifici requisiti di idoneità delle sedi. Il funzionamento dei corsi è oggetto di valutazione circa la permanenza dei suddetti requisiti di idoneità ed il raggiungimento dei risultati della formazione".