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UdR FIRENZE
PRIN FIRENZE
TITOLO DEL PROGRAMMA
La qualità nell’alta formazione. Modelli teorici e metodologie per la formazione alla ricerca, con particolare riferimento alle competenze pedagogiche, e dispositivi di valutazione della qualità per l’innovazione ed il trasferimento dei saperi nella società della conoscenza
PAROLE CHIAVE
Qualità, alta formazione, modelli, metodologie, valutazione, ricerca, società della conoscenza, trasferimento, innovazione
COORDINATORE SCIENTIFICO
OREFICE Paolo - Professore ordinario, Prorettore per l’innovazione e la qualità della formazione Università degli Studi di Firenze
COMPONENTI UdR
BONAIUTI Giovanni – Ricercatore a tempo determinato
CANOCCHI Elisa - Dottoranda
CATARSI Carlo – Professore ordinario
CORCHIA Franco – Professore ordinario
DEL GOBBO Giovanna – Assegnista
DE MENNATO Patrizia – Professore ordinario
GUETTA Silvia – Ricercatrice confermata
MANCANIELLO Maria Rita – Ricercatrice
RANIERI Marco – Dottorando
RICCI Debora – Dottoranda
SARSINI Daniela – Professore ordinario
SERRA Simona – Dottoranda
STRIANO Maura – Professore associato
La sfida che i sistemi formativi degli Stati dell’Unione Europea e dell’intera società planetaria devono affrontare per la realizzazione della knowledge society è l’elevamento della qualificazione delle risorse umane mediante la strategia del lifelong learning, necessariamente articolata in termini di knowledge development (Orefice, 2001; 2003). Obiettivo è favorire la piena realizzazione delle potenzialità apprenditive e conoscitive d’individui e gruppi, fornendo strumenti di sviluppo e promuovendo l’integrazione consapevole e la trasferibilità di saperi maturati in contesti diversi.
Ciò richiede di ricomporre l’architettura dei sistemi formativi facendo leva sull’apprendimento inteso come processo continuo (Mc Lure & Davies, 1985, Alberici, 1999, Alessandrini, 2001, Jarvis, 2001) dalla formazione di base all’alta formazione, come risulta dagli indirizzi presenti nei documenti dell’UE sull’architettura universitaria (da Bologna a Berlino, settembre 2003) in cui si indicano le coordinate per il “disegno di uno spazio europeo di alta formazione e di conoscenza diffusa”.
Ne deriva la necessità di ridisegnare le politiche e le scelte formative (Alessandrini, 2002), integrando i diversi piani epistemologici implicati nell’azione formativa e definendo elementi di raccordo tra la modellizzazione, la pianificazione e l’operatività, tra dimensioni teoriche e pratiche, tra ricerca scientifica e intervento empirico (Federighi, 1996).
Nel quadro della Società della conoscenza e dell’apprendimento diffuso, in particolare il Processo di Bologna (1999), rappresenta il percorso che i Ministri dell'istruzione superiore dei Paesi europei si sono impegnati a seguire per costruire lo spazio europeo dell'istruzione superiore, profondamente integrato a quello della ricerca.
La formazione alla ricerca ed al trasferimento dell’innovazione richiede la costruzione e lo sviluppo, sulla base di validi modelli teorici e metodologici, di curricoli formativi disegnati per l’acquisizione di conoscenze e di competenze che connotano profili di alta qualificazione e specializzazione nella ricerca, nel trasferimento, nell’innovazione. Si tratta di realizzare impianti formativi articolati a più livelli, in cui sia possibile acquisire essenziali fondamenti teorici e metodologici in diversi ambiti disciplinari, ma anche di sperimentare, sulla base di esperienze di stage “guidate”, opportunità di partecipazione, in modo “legittimo e periferico” (Lave, Wenger, 1991), alle attività ed alle pratiche condivise e realizzate da diverse “comunità di ricercatori” impegnate nella ricerca scientifica a livelli di eccellenza.